04 Maggio 2023

Pick & Pack - La rubrica della logistica - Rottura di stock

Nel nuovo numero di “Pick&Pack – La rubrica della logistica” affrontiamo il tema della rottura di stock, già citato in alcuni dei precedenti numeri del nostro appuntamento mensile.

Innanzitutto, cosa intendiamo con rottura di stock?

Una gestione efficiente delle scorte, dei tempi ciclo dell’ordine e dei tempi di consegna, permette il mantenimento di un perfetto equilibrio tra la domanda e lo stock a magazzino. Il venir meno di questo equilibrio porta invece al fenomeno della rottura di stock.

Con rottura di stock, o out-of-stock o stock out, intendiamo l’esaurimento di un determinato articolo in magazzino e conseguentemente un possibile ritardo o mancato rispetto nel soddisfare la domanda del cliente. Quando questo accade, si generano inevitabilmente una serie di conseguenze, alcune facilmente misurabili, altre meno evidenti nel breve periodo ma non meno impattanti per il business a medio-lungo termine. In particolare:

  • Costi extra, in quanto in primis la rottura di stock comporta delle potenziali perdite di fatturato;
  • Danno di immagine e perdita di fiducia nel brand. Più difficili da misurare, possono portare alla fuga di clienti verso altre realtà dello stesso settore portando a danni economici anche superiori a quelli immediati del punto precedente.

Ma quali sono le cause principali che si celano dietro lo stock out? Eccone alcune:

  • Aumento improvviso della domanda;
  • Inefficiente pianificazione e previsione;
  • Incongruenze di inventario, nel caso di mismatch tra dati inventario ed effettiva presenza di merci a magazzino;
  • Ritardi nel trasporto;
  • Ritardi nelle consegne da parte dei fornitori;
  • Errori umani.

Ad emergere sono quindi principalmente tre fattori sui quali un’azienda deve concentrarsi per evitare questo fenomeno:

  • Una pianificazione accurata, ovvero la capacità dell’impresa di realizzare le migliori previsioni e pianificazioni possibili al fine di ridurre le incertezze. L’utilizzo di strumenti avanzati di Big Data Analytics per sfruttare il potenziale della mole di dati e informazioni che vengono raccolti è oggi imprescindibile. Accanto a questo, è fondamentale la realizzazione di previsioni non solo a lungo ma anche a breve termine e l’identificazione chiara dei picchi e flessi legati alla stagionalità.
  • La progettazione e il mantenimento di un’architettura informatica integrata ed efficiente. In pochi settori come quello della logistica e dei trasporti rappresenta un elemento così cruciale. L’integrazione fra l’ERP, asse centrale dell’azienda, e i WMS e/o TMS per la gestione del magazzino e della flotta, permette una visione costante a 360° delle merci stoccate, degli articoli in transito e di quelli presenti nei punti vendita.
  • Il monitoraggio costante dei KPI legati allo stock, che devono essere alla base di decisioni strategiche prese basandosi su numeri e non più su sensazioni.

Infine, qui sotto, un KPI molto semplice ma che permette di avere un’indicazione chiara relativa all’incidenza della rottura di stock.

Indice di rottura di stock %= (Ordini non consegnati per rottura di stock/Ordini totali)x100

 

L’indice di rottura di stock è uno dei KPI analizzati nel sistema di reportistica, realizzato come output finale del nuovo servizio di Speedhub: il Cruscotto Logistico. Un servizio di consulenza tailor-made per permettere di aumentare i livelli di efficienza del magazzino ed ottenere un miglioramento di produttività, visibilità, tracciabilità e sicurezza. 

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